Percorso MTB nel Piemonte: “Le tre Valli”
Descrizione del percorso in Mountain Bike
Provincia: Alessandria
Bici consigliata: mountain bike
Difficoltà: impegnativo
Partenza: San Sebastiano Curone
Arrivo: San Sebastiano Curone
Km di percorrenza: 35 km
Tipo di terreno: 90% asfalto – 10% sterrato
Periodo consigliato: da marzo a ottobre
Tappe del percorso e punti di interesse
Un anello di 35 km. tra le valli Curone, Borbera e Grue attorno al monte Giarolo
Si parte da San Sebastiano Curone (m.330 slm), feudo ligure situato alla confluenza dei torrenti Curone e Museglia, imboccando la strada che conduce a Montacuto.
Un viale di tigli apre la salita e, allo sguardo, si staglia il placido monte Giarolo (m.1473). Superata la località Giara, si arriva dopo 5 chilometri dalla partenza, ad un incrocio. Si svolta a destra e si continua a salire entrando nella frazione di Madonna dei Campi e poi, dopo uno strappo piuttosto brusco, a Montacuto (km.5,5 – m.540 slm).
Da qui in poi la salita si fa impegnativa, ma lo sforzo è compensato dal panorama mozzafiato, caratterizzato dal verde brillante della vegetazione e dall’azzurro intenso del cielo, che aiuta a distogliere il pensiero dalla fatica; si arriva quindi sotto alla frazione Giarolo. All’incrocio, (km.8,5 – m.800 slm), sul crinale tra la Val Curone e la Val Borbera, si lascia la prima per proseguire scendendo dolcemente verso destra e arrivando quindi a Borgo Adorno (km.11 – m.700 slm). Questo borgo è caratterizzato da un antico castello che, durante la Seconda Guerra Mondiale, venne utilizzato come prigione per i fascisti. Il luogo fu uno dei più importanti centri organizzativi partigiani della vallata. Si scende verso il Borbera, passando da Pessinate e Campana. Quasi a Pertuso, si svolta a destra su un ponte (km.16,5 – m.400 slm), per lasciare la val Borbera in direzione di Dernice.
Si sale gradualmente, accompagnati da un ampio panorama che spazia dal monte Giarolo alle strette di Pertuso e, a circa 18 chilometri dalla partenza, si arriva a Zebedassi (m.470 slm) e poi a Vigoponzo (m.580 slm), dove il tempo sembra essersi fermato in un campo con le bocce “piazzate” ad aspettare i giocatori del passato. Si svolta a destra, ci si immerge tra freschi castagni che dominano le valli Grue, Curone e Borbera e si arriva quindi a Dernice (km.22,5 – m.600 slm).
Dopo la visita del belvedere sulla torre del IX secolo, si può scegliere se riscendere rapidamente a S.Sebastiano C. (ca.6 chilometri, attraverso la frazione Fontanelle), o se allungare il giro; in questo caso o si ha la mountan-bike o si prosegue a piedi sullo sterrato di 3 chilometri tra i boschi sul crinale.Nel secondo caso, si scende da Dernice in direzione Garbagna; dopo 500 metri di discesa si svolta a destra, sullo sterrato, passando davanti alla chiesina di San Rocco (km.22,7).
Qui inizia il tratto “avventuroso”: occorre mantenersi in alto, tra val Curone e val Grue, ai bivi che si incontrano: consigliato però il gps, per mantenere la rotta.
Usciti dall’ impervio sterrato lungo circa tre chilometri, si scende rapidamente di 50 metri incrociando l’asfalto vicino ad alcune case (km.26 – m.480 slm). Si svolta a sinistra, percorrendo i tre km. di strada panoramica che conduce ad un bivio (km.29 – m.420 slm): a sinistra si va all’osservatorio astronomico di Casasco; a destra si scende rapidamente tra i vigneti verso Brignano Frascata (km.31 – m.290 slm). Il borgo era abitato già nell’era Neolitica, colonizzato dai Romani e poi feudo del vescovo conte di Tortona, dominato dal castello arroccato su uno sperone roccioso. Si esce dall’abitato sulla provinciale di fondovalle e in circa quattro chilometri si ritorna a San Sebastiano Curone (km.35 – m.330 slm).
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