Monferrato in Bicicletta: La pianura alluvionale tra Tanaro, Po e Scrivia

Descrizione del percorso

Provincia: Alessandria
Bici consigliata: city bike, mountain bike
Difficoltà: facile/ medio
Partenza: Lobbi
Arrivo: Lobbi
Km di percorrenza: 51 km
Tipo di terreno: asfalto al 60/70% – rimanente su sterrato, non sempre scorrevole
Periodo consigliato: da marzo a giugno – da settembre a novembre (comunque su strade asciutte)

Tappe del percorso bici in Monferrato e punti di interesse

Un anello di cinquanta chilometri su strade secondarie e argini sterrrati, nella piana della Fraschetta, tra borghi, case di terra e campi coltivati.


Si parte dall’abitato di Lobbi (ma si potrebbe partire in qualsiasi punto dell’anello), in direzione delle Fonti; dopo un chilometro, all’altezza del depuratore, si svolta a destra, imboccando l’argine sterrato. Dopo circa tre chilometri si lascia l’argine scendendo a destra e, dopo aver percorso un viale di pruni, si arriva alla piazza del Municipio di Piovera. Si supera l’arco di trionfo e, in mezzo alle sculture che punteggiano le strade del paese, si giunge alla piazza del Castello. Si prosegue in direzione di Sale e, dopo due chilometri di provinciale, si arriva a Grana, dove si svolta a sinistra per Alluvioni Cambiò (km. 8,5).

Questa località, famosa per le coltivazioni di aglio, situata sulla riva destra del Tanaro alla confluenza col Po, occupa il sito dell’antica Sparvara, travolta dal Tanaro e dal Po, nel XVII secolo. Arrivati al monumento ai caduti (km.13) si può svoltare a sinistra per andare fino all’argine del Po; interessante anche una visita alla gipsoteca Taverna; oppure si gira a destra e si imbocca la pista ciclabile che porta a Sale, dove si arriva in tutta sicurezza (km.15)

Notevole è la trecentesca chiesa di S. Maria e S. Siro, monumento nazionale, ricca di pregevoli affreschi, tra cui una rara iconografia che rappresenta la Vergine e S. Elisabetta con i rispettivi figli, Gesù e San Giovannino, che rileva legami con la cultura nordica.
Dal Parco della Rimembranza si svolta a sinistra in direzione Gerbidi. Si procede dritti attraversando due incroci e, dopo un breve tratto sterrato, a circa 19 chilometri dalla partenza, dopo lo stop, si svolta a sinistra. Subito dopo si procede dritto, imboccando la strada sterrata “Infermera” (Ambiente Scrivia). Il sentiero prosegue tra i campi di granoturco e di zucche, in prossimità dell’elettrodotto. In distanza si scorge la strada provinciale con il ponte dello Scrivia, che si raggiunge orientandosi tra i diversi sentieri paralleli. Lo sterrato termina in prossimità del ponte che immette a Castelnuovo.
Castelnuovo Scrivia ebbe nel Medioevo una intensa storia e lo dimostrano, oltre ad alcune belle case, i resti di una antica cinta muraria e i ruderi di un castello iniziato dai Goti nel quinto secolo dopo Cristo. Notevole, sulla piazza, la facciata della chiesa dei SS. Pietro e Paolo, che risale al 1183.

Tornati al ponte, subito prima, (km.23,5) si svolta a sinistra (parco dei Neonati, Ambiente Scrivia, sentiero E1) per imboccare il percorso sterrato lungo il torrente che porta a Tortona. Occorre tenersi vicino allo Scrivia; si incontra un punto sosta con tavolo e tettoia (km.26), quindi si prosegue, passando sotto l’autostrada, fino ad incrociare una strada bianca (km.28,2) che, girando a destra, conduce all’argine (impraticabile) e svoltando invece a sinistra, dopo circa 200 metri, immette sulla provinciale, all’altezza di una tenuta con dei torrioni neomedievali. Si percorre quindi, per un breve tratto, la provinciale (300 metri) fino a svoltare a destra lungo un viale di platani, all’altezza di una cabina elettrica. (km.29,5)

Si procede diritti sullo sterrato fino ad oltrepassare una tenuta con maneggio. Qui si svolta a sinistra e si imbocca una stradina secondaria, diritta, che dopo aver scavalcato l’autostrada giunge alla cascina Ronco (km.32) (itinerario “cascine e case sparse” del comune di Tortona). La si aggira e si svolta a destra per procedere sempre dritti fino ad incrociare (km.33) una strada sterrata che fiancheggia lo Scrivia, che arriva dopo circa un chilometro alla zona industriale di Tortona. Passando dietro ai capannoni ci si immette (km.35) sulla circonvallazione prima del cavalcaferrovia; si scorge in lontananza la Madonnina del Santuario della Guardia, simbolo della città.
Tortona è la Derthona dei Romani, una delle più antiche città del Piemonte. Da vedere: la Cattedrale, il vicino Palazzo vescovile con preziose opere d’arte, la chiesa medievale di Santa Maria dei Canali e il Museo Romano.

Si esce da Tortona passando il ponte sullo Scrivia (km.37,5) in direzione Alessandria. Subito dopo si svolta a destra, per Sale, e si procede per un chilometro sulla provinciale. All’altezza del centro commerciale Conforama (km.39) si svolta a sinistra (strada Cabannoni). In fondo al rettilineo a sinistra e subito a destra per imboccare la strada vicinale Ghilina, (km.42) sterrata e non agevole.

Si arriva a San Giuliano Nuovo e si prosegue per via Prebenda che porta in via Piovera. Si svolta a destra; allo stop (km.47) a sinistra e poi a destra in via Filippona.
Si torna così direttamente a Lobbi, continuando il percorso in un paesaggio punteggiato dalle “trunere”, caratteristiche case fatte di terra.
In tutto 51 chilometri, interamente pianeggianti, per un buon terzo su sterrato, quasi sempre lontano dal traffico.

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